Non riesco a perdere peso nonostante faccio tutto come devo: mangio correttamente, mi alleno, ho eliminato molte delle mie cattive abitudini. Eppure, dottore, non dimagrisco. Sono sbagliata io o c’è qualcosa che non va in me?

Ti riconosci, vero?

Diciamo subito che il problema non sta in te, non hai niente che non va e se non dimagrisci un motivo c’è ma lo vedremo solo alla fine di questo articolo.

Sono cattivo, lo so.

Mai, però, quanto te che ti infliggi un dolore inutile e sofferenza gratuita dandoti la colpa del fatto che non dimagrisci. Hai letto bene. Sei tu che ti arroghi il diritto e il dovere di non permettere a te stessa di essere la versione migliore della persona che sei ora.

Dimagrire (prima) con la testa

Esiste un profondo rapporto tra quello che mangiamo e quello che pensiamo di noi mentre ci nutriamo. Molto del nostro dimagrimento o meno dipende da questo. Prima, però, voglio fare un passo indietro e parlarti di una cosa che si chiama autosabotaggio.

L’autosabotaggio è un meccanismo (errato) per cui il nostro cervello crea ostacoli che non ci sono per non permetterci di raggiungere un determinato obiettivo. 

Se non ci sono, perché li crea?

Le motivazioni sono diverse ma, essendo questo un blog sulla nutrizione e non sulla psicologia, mi limiterò a definirne le principali che servono a te per comprendere il motivo per cui autosaboti il tuo dimagrimento.

Principalmente, l’autosabotaggio frena i tuoi successi lavorativi, personali ed emotivi. 

Gli ostacoli che trovi sul cammino sono tutti creati (in modo inconsapevole, ovviamente) da te o dipendendono comunque principalmente dalle tue azioni come procastinazione, obiettivi non raggiungibili, non ammettere di aver sbagliato oppure attribuire le colpe agli altri in modo sistematico, non terminare i compiti che ti permetteranno di raggiungere quel risultato per N motivazioni, perfezionismo e così via. 

Le motivazioni sono sempre le stesse in molti casi. Generalizzando, si può dire che l’autosabotaggio si nutre della paura di rompere gli equilibri esistenti (anche se una situazione mi fa male, continuo a fare le stesse cose o a restare comunque in quella situazione senza far nulla o quasi niente per uscirne); la paura di quello che potrebbe accadere “se” e “ma” e così via; paura di uscire dalla propria comfort zone e affrontare il rischio e le sue conseguenze. 

Insomma, se dimagrisci poi non potrai più lamentarti di non riuscire a perdere peso, giusto?

Se perdi peso poi dovrai affrontare gli sguardi della gente (e includiamoci anche i commenti che spesso arrivano ad un vero body shaming cioè quando si deride qualcuno per il suo aspetto fisico). Se perdi quei chili di troppo che ti affliggono tanto, poi dovrai affrontare una nuova persona da conoscere: te stessa.

Tutto questo può spaventare e, di fatto, attivare il tuo sabotatore interno prontissimo a metterti i bastoni tra le ruote. Ecco che cominciano scuse come “oggi salto l’allenamento tanto per una volta che fa”, i “prendo solo un pezzo in più, cosa potrà mai essere”, “avevo bisogno di zuccheri, le mandorle non mi saziano abbastanza”. La seconda, tipica, fase del dopo-sabotaggio è quella di pentimento, quella di negazione oppure – ancora, quella di afflizione.

Costanza, motivazione, supporto

 La migliore cosa che puoi fare per disinnescare il meccanismo che blocca il tuo dimagrimento è quello di rivolgerti a un professionista della salute che sappia guidarti attraverso l’intricato percorso di ostacoli che crea la sindrome dell’autosabotaggio.

Strumenti fondamentali a tua disposizione sono tre: 

    • costanza: questa è un vero e proprio allenamento da fare ogni giorno, un lavoro da compiere su te stesso per poter crescere e fare passi verso la versione migliore della persona che sei oggi. Questo comprende anche prendere degli impegni, anche a tavola.
    • motivazione: la forza di volontà è la migliore amica della motivazione. Fai in modo da allenare anche questo muscolo. Trova il tuo motivo, la tua spinta perché renderà decisamente più semplici le cose. Ovviamente da sola non basta ma è un buon inizio!
    • supporto: da solo arrivi lontano, insieme la destinazione è l’infinito. Cerca aiuto nel tuo specialista, sarà il tuo migliore alleato. Crea, poi, una sorta di sfida tra amici e famiglia a chi riuscirà a seguire un’alimentazione sana come la tua! 

Si dimagrisce prima con la testa e poi con il corpo, c’è poco da fare. Questo articolo contiene qualche ragionamento che può esserti utile se hai intenzione di dimagrire sul serio. Per tutto il resto, ci sono le  mie visite specialistiche, puoi prenotare la tua qui.

Ti aspetto al prossimo mese! 

Author: Dott. Francesco Marinelli

Mi occupo di nutrizione funzionale e credo che il cibo sia la medicina più potente che esista e in grado di migliorare la tua vita, se sai come utilizzarlo. Come diceva Ippocrate, fa che il cibo sia la tua medicina e che la tua medicina sia il cibo. Inizia a pensare alla nutrizione come a un atto di amore, per prendersi cura di sé stessi e del proprio corpo. Per fare questo dobbiamo imparare a scegliere consapevolmente i cibi e far sì che i cambiamenti che mettiamo in atto siano duraturi e facciano parte di un nuovo stile di vita sano.